lunedì 14 settembre 2015

Recensione: "Il mondo di Anna" di Jostein Gaarder



Titolo: Il mondo di Anna
Autore: Jostein Gaarder
Edizione: Longanesi
Prezzo: 14,90€
Trama: Anna è una ragazzina strana, animata da un amore profondo per la natura e dotata di una fervida immaginazione che talvolta la confina in un mondo tutto suo. Nel piccolo villaggio della Norvegia dove vive, cerca di figurarsi il proprio futuro e subito scorge il sinistro profilo della catastrofe ambientale che minaccia la Terra. Non sono gli studi, gli svaghi e i primi innamoramenti a riempire le sue giornate, ma la preoccupazione ossessiva per il destino incerto di alcune specie animali.
Anna è una ragazzina davvero strana, eppure lo psicologo che la segue non fa che ammirare l’impegno e il senso di responsabilità di un’adolescente dall’intelligenza non comune. Ma all’alba del suo sedicesimo compleanno, Anna fa strani sogni ricorrenti: sogna un futuro dove tutto è perduto, dove gli effetti devastanti della mano dell’uomo sulla natura sono drammaticamente evidenti. Sente allora che deve fare qualcosa, e deve farlo adesso. Non è al comando di una superpotenza o di una grande multinazionale, eppure il piano che sta per concepire, insieme a un amico che come lei non ha paura di osare, potrebbe cambiare per sempre il destino del pianeta.
Dopo Il mondo di Sofia, Jostein Gaarder ci consegna un romanzo che con la grazia e la semplicità delle favole non ci parla solo di temi ecologici ma ci permette di considerare il nostro posto nel mondo in una prospettiva sorprendentemente nuova.


"Durante le feste alcune renne selvatiche si erano avvicinate alle fattorie. Qualcuno scherzando aveva detto che Babbo Natale, dopo aver distribuito i regali, aveva dimenticato in giro le sue bestie. Ma non era mai successo che le renne si avvicinassero ai centri abitati. Qualcuno aveva cercato inutilmente di dar da mangiare a quegli animali smarriti e spaventati. Anna aveva capito che era un fatto allarmante. Aveva capito perché le renne erano scese in pianura. Babbo Natale non c'entrava niente."

Ancora una volta, la protagonista dell'ultimo romanzo del norvegese Jostein Gaarder è una ragazzina strana, anomala, particolare, animata da una passione insolita. Una sedicenne che, mentre le altre discutono di ragazzi e reality show, s'interessa d'ecologia e si chiede quali possano essere le reali possibilità di sopravvivenza e di salvaguardia del nostro ecosistema. Anna è ragazzina sveglia e intelligente, acuta e incredibilmente fantasiosa, ma seriamente preoccupata per le sorti del nostro pianeta: cosa possiamo fare, ognuno nel nostro piccolo, per garantire a chi verrà dopo di noi di vivere in un mondo bello almeno quanto il nostro? Cosa possiamo fare per fermare l'estinzione della maggior parte delle specie animali e vegetali del nostro pianeta?

"La base di ogni etica è la regola d'oro, detta anche etica della reciprocità: fai agli altri quel che vorresti fosse fatto a te. Ma non è più sufficiente che questa regola abbia una dimensione orizzontale, vale a dire che valga solo tra “noi” e “gli altri”. E’ ora di renderci conto che la regola d'oro ha anche una dimensione verticale: fai alla prossima generazione quel che vorresti che la generazione precedente avesse fatto a te."

Il fulcro del romanzo è infatti la responsabilità individuale che ognuno di noi ha di fronte alla questione ambientale: siamo tutti responsabili delle sorti del nostro pianeta, e tutti possiamo fare qualcosa per aiutarlo. 
Scopriremo così che Anna non è una ragazza tanto diversa dalle altre, ha tutta la creatività, la fantasia e la spontaneità che caratterizzano la sua età: il futuro è il mano ai giovani, e anche e soprattutto il futuro del nostro pianeta. Servono idee nuove, idee fresche, idee attuabili. Idee che arriveremo a scoprire piano piano in questo cammino accanto ad Anna e al suo ragazzo Jonas, come lei appassionato di questioni ambientali.
Ciò che sempre colpisce in un romanzo di Gaarder è la sua capacità di trattare questioni importanti, delicate, e se vogliamo anche insolite, senza mai essere noioso o pedante: il romanzo fila scorrevole e coinvolgente, mischia narrazione a scienza e filosofia in una trama fitta di colpi di scena e interessantissimi spunti di riflessione. E' un romanzo scientifico e filosofico, oltre che una splendida favola moderna che insegna il rispetto per il nostro ecosistema, così bello e fragile. Un romanzo da leggere.

x4
Giorgia Blogger

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