lunedì 18 maggio 2015

Recensione: "L'isola delle farfalle" di Corina Bomann


Titolo: L'isola delle farfalle
Autore: Corinna Boman
Edizione: Tascabili Giunti
Prezzo: 5,90€
Trama:
È un triste risveglio per la giovane avvocatessa berlinese Diana Wagenbach. Solo la sera precedente infatti ha scoperto che suo marito l'ha di nuovo tradita e, come se non bastasse, una telefonata dall'Inghilterra la informa che la cara zia Emmely ha le ore contate e che vorrebbe vederla un'ultima volta. Non le resta che fare i bagagli e prendere il primo volo verso l'antica dimora di Tremayne House, dove i suoi avi hanno vissuto per generazioni. Diana non può sapere che cosa l'attende, non sa che in punto di morte zia Emmely le sta per consegnare un terribile segreto di famiglia, custodito gelosamente per anni. Come in un rebus, con pochi, enigmatici indizi a disposizione - una foto ingiallita che ritrae una bellissima donna di fronte a una casa tra le palme, una foglia incisa in caratteri misteriosi, una bustina di tè, una vecchia guida turistica -, a Diana è affidato il difficile compito di portare alla luce che cosa accadde tanti anni prima, nel lontano Oriente, a Ceylon, l'incantevole isola del tè e delle farfalle. Qualcosa che inciderà profondamente anche sul suo destino...
Non vedevo l'ora di parlarvi di questo romanzo perché è stata una piacevolissima sorpresa e ha sicuramente superato le mie aspettative, classificandosi come una delle migliori letture di quest'anno.
Non conoscevo quest'autrice tedesca né avevo mai letto nulla, ma sicuramente tornerò presto a cercare rifugio nelle storie della Bomann, storie che, stando a questo romanzo, hanno tutto ciò che ci solito mi piace in un libro: una bella avventura, uno scenario storico, un pizzico di mistero, e una bella storia d'amore lì dove ci sta bene.
L'isola delle farfalle è innanzitutto un intricato romanzo storico, una sorta di saga familiare, ambientata tra la frenetica Berlino dei giorni nostri, una villa inglese che sembra rimasta ferma all'epoca vittoriana, l'esotica Colombo nello Sri Lanka e la piantagione di tè Vannattuppucci, il cui nome richiama le farfalle.
Ho apprezzato particolarmente gli sbalzi spazio-temporali del romanzo, anche se devo ammettere che all'inizio mi hanno reso la lettura tanto interessante quanto complicata.
Si ha modo di leggere parallelamente, a intervalli regolari di un capitolo, le vicende della protagonista di oggi, l'avvocatessa tedesca Diana Wagenbach che cerca appassionatamente di ricostruire la sua storia familiare, che quasi si sovrappongono alle vite delle protagoniste di ieri, le giovani nobildonne inglesi Grace e Victoria Treymane, antenate di Diana che vissero a Vannattupucci in epoca colonialista. Storie molto lontane nel tempo si rivelano invece sorprendentemente simili e il presente porta ancora i segni del passato.
Le storie delle donne della famiglia Treymane si intrecciano tra loro e trovano tutte posto in un unico, grande quadro familiare che toccherà a Diana ricostruire. Tra le due storie che si sviluppano parallelamente e si intrecciano, quella più curata è sicuramente quella risalente al 1887, perché è da questa che si evolve tutto il resto, infatti si nota una cura maggiore nella ricostruzione della storia personale delle antenate piuttosto che la biografia dei personaggi presenti, anche se ciò non è un male, è stato un bene approfondire tanto il racconto delle vicende passate affinché si potessero capire quelle presenti.
Il romanzo non risente neanche della leggera prevedibilità delle due storie d'amore principali, perché, seppur prevedibili, hanno dei lati oscuri da mettere in luce e da scoprire.
Personaggio centrale è la giovane antenata Grace, un modello di eroina femminile del tutto non convenzionale, una donna coraggiosa e spregiudicata che cerca di uscire dai rigidi schemi dell'educazione ricevuta dalle giovani vittoriane di buona famiglia, alla ricerca di nuove forme di espressione e della propria voce, della propria strada nel mondo, di sé stessa in un mondo così diverso da quello che conosce.
E forse l'ambientazione esotica che fa da sfondo all'adolescenza di Grace e alle ricerche di Diana servirà ad entrambe per crescere e indagare su se stesse, scoprendo lati di sé fino a poco prima inesplorati.
Consiglio questo romanzo a tutti coloro che hanno voglia di immergersi in una storia lontana, nel tempo e nello spazio, una storia che lasci qualcosa e che conquisti con una narrazione scorrevole e appassionante, con protagonisti complessi e un mistero da scoprire. Un mistero che è il reale protagonista e collante delle vite di ieri e di oggi.
 
"La curiosità non è un male, può aiutare la mente ad aprirsi per accogliere il diverso."
 
x4
Giorgia Blogger

8 commenti :

  1. Bella recensione di un libro non tanto noto e che è piaciuto anche a me!

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    1. Proprio perché non è tanto noto sono felice che ti piaccia la recensione, Tessa, magari riesco a convincere qualcuno a leggerlo :D

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  2. questo libro è nella mia WL, per cui spero di poterlo leggere prima o poi *-*

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    1. E' davvero un bel romanzo e questa edizione ha un prezzo più che conveniente, fossi in te un pensierino prima o poi lo farei **

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  3. ciao Giorgia volevo dirti una cosa che mi sono dimenticata di scrivere le altre volte che bella questa musica che accompagna quando leggi il blog è così rilassante.. ottima scelta brava
    riguardo al post mi hai incuriosita mi piacciono le saghe familiari dev'essere carino

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    1. Grazie mille Leonie, sono contenta che ti piaccia :) spero che ti colpisca anche il romanzo!

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  4. Ciao Giorgia, ho comprato proprio ieri questo libro e mi fa piacere che ti sia piaciuto, lo leggerò presto. Ottima recensione!
    Volevo farti i complimenti anche per il design del blog... Super curato!!!
    Un bacione

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    1. Grazie mille, Francesca! Spero proprio che il romanzo ti piaccia :)

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