mercoledì 8 aprile 2015

Recensione: "Tu, mio" di Erri de Luca



Titolo: Tu, mio
Autore: Erri de Luca
Edizione: Universale Economica Feltrinelli
Prezzo: 7,00€
Trama: "C'è un'estate brusca nell'età giovane in cui si impara il mondo di corsa. In un'isola del Tirreno, alla metà degli anni Cinquanta, un pescatore che ha conosciuto la guerra e una giovane donna dal nome difficile, senza intenzione trasmettono a un ragazzo la febbre del rispondere. Qui si racconta una risposta, un eccomi, decisivo come un luogo di nascita. 'Tu, mio' è un racconto di superamento della cosiddetta 'linea d'ombra', centrato sul passaggio dai privilegi dell'adolescenza alla ruvidezza della maturità. Oltre le illusioni della giovinezza si apre il campo dell'avventura nell'esistenza; e questa avventura, ogni adolescente lo scopre con dolore, con sofferenza, non potrà essere mai cifrata negli schemi delle consolazioni giovanili." (Enzo Siciliano)
 
"Era l'estate dei miei sedici anni, stavo su un precipizio di sentimenti."
 
Tu, mio è il racconto di un'estate adolescenziale, un'estate di scoperte, di prime volte, di rivelazioni, di segreti, di improvvisi cambiamenti, di crescita, ma soprattutto di domande, le domande di un ragazzo, Nicola, che non ha vissuto la guerra eppure chiede a tutti gli adulti che incontra, vuol sapere, vuol capire. Un saggio signore nel corpo di un sedicenne che rifiuta di ascoltare i no dei grandi che la guerra la vogliono dimenticare e non si ferma mai di fronte alla sua curiosità.
Tu, mio racconta il mare, con il suo odore, il suo colore e i suoi segreti, in un'assolata e laboriosa isola del Tirreno con i suoi pescatori, la saggezza popolare. Il mare, il sole, il sale, ti sembra di sentirli, di aspirarne il profumo, di toccarli.
Tu, mio è la storia di un primo amore a senso unico un po' adulto e un po' bambino, romantico, inesperto, tenero, giovane e fresco come i sedici anni del protagonista ma antico, come una storia lontana, un primo amore che, senza intenzione, trasmette al ragazzo una disperata voglia di risposte, risposte a quei quesiti esistenziali che l'uomo si pone da sempre e che non hanno risposta. E un ragazzo, nell'euforia dei sedici anni, non può accettare che alcune cose non abbiano risposta. 
Nicola s'innamora di una ragazza più grande dal nome straniero e bizzarro, Caia, scampata alla guerra per caso, una sopravvissuta che porta in sé il suo segreto e il ricordo di un passato che non c'è più, ma che, per caso, ogni tanto rivive negli sguardi, nei gesti e nelle parole degli altri una memoria dolorosa e assopita, come per una magica alchimia.
Un grande romanzo sul difficile passaggio dall'adolescenza alla maturità e sul senso del diventare adulti, il non fermarsi mai di fronte alle apparenze e non chiudere gli occhi di fronte a ciò che fa paura o che si vuole dimenticare, ma andare avanti sempre, con coraggio e determinazione.
Un romanzo che racconta con poesia, delicatezza e profondità una storia commovente, senza mai essere scontato o banale, senza che una sola parola risulti fuori posto.
Un romanzo da gustare poco per volta, in piccole gocce, per non sprecarne l'essenza, per non sciuparne il gusto dolce-amaro. Un romanzo da scegliere, perché racconta del nostro passato e del coraggio di tornare a vivere, dopo un momento tragico.
Un romanzo da leggere ad alta voce, per godere della musicalità delle parole, del dialetto napoletano. Un romanzo da leggere.
 
x4
Giorgia Blogger

6 commenti :

  1. Ho sempre voluto leggere qualcosa di questo autore ma non mi sono mai decisa... magari quando finalmente mi deciderò, comincerò da questo libro!

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  2. Bellissima recensione! *w*
    Ho preso questo libro tanto tempo fa , ma ancora non l'ho letto xD Appena sono dell'umore giusto lo recupero, promesso! :P Credo che sia anche uno dei romanzi più apprezzati di De Luca e la tua recensione mi ha ulteriormente convinta :3

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  3. Sono davvero contenta di averti convinta, Valentina! Lo scopo era appunto questo :D di De Luca purtroppo ho letto poco, ma intendo leggere anche gli altri romanzi perché il suo stile mi piace molto!

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  4. Sembra una bella lettura e i riferimenti napoletani non mi lasciano indifferente :-)

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    1. Eh già! E' bello ritrovare la propria città in letture così belle... :)

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