mercoledì 25 marzo 2015

Recensione: "1984" di George Orwell


Titolo: 1984
Autore: George Orwell
Edizione: Oscar Mondadori
Prezzo: 10,00€
Trama: L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.
 
E' sempre difficilissimo recensire un classico, e anche tra i classici ci sono classici e classici. Questo è uno di quei libri che non si lascia leggere con leggerezza, che lascia il segno, che fa pensare, che fa riflettere sulla nostra società, su quella che è oggi e che potrebbe diventare domani.
1984 è il racconto tragico e profetico della società che si viene a creare, in un futuro prossimo del mondo, dopo la guerra nucleare e la rivoluzione del proletariato, in cui il potere si suddivide in tre macro stati in guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia.
Questo modernissimo primo romanzo distopico si svolge a Londra, capitale dell'Oceania, in una città ben diversa da quella a cui siamo abituati oggi.
Lo stato totalitario dell'Oceania è scoperto dal lettore attraverso l'occhio critico di Winston Smith -antieroe debole e solitario emblematico dell'alienazione e dell'estraniamento dell'uomo nella società moderna-, che ne rivela tutti i limiti e che non si preoccupa di celare la sua opposizione ad un governo che formalmente non vieta nulla, ma nei fatti regola ogni aspetto della vita civile: il Ministero della Pace si occupa della guerra, il Ministero della Verità falsifica documenti storici, il Ministero dell'Amore punisce i criminali politici, la Psicopolizia si occupa di scovare tra i cittadini germogli di rivolta e stroncarli sul nascere, il teleschermo è sempre acceso ovunque e i cittadini sono controllati 24 ore su 24, e perfino il vocabolario si sta assottigliando, l'inglese corrente diventa Neolingua, la lingua del Partito, per far sì che i cittadini arrivino a non avere più neppure i mezzi linguistici per poter esprimere idee contrarie alla logica del Partito, il Socing o Partito Socialista Inglese.
 
"Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale propria nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Sopratutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola comprensione della parola "bipensiero" ne implicava l'utilizzazione."
 
A capo del partito, il Grande Fratello, che nessuno ha mai visto davvero ma che ammonisce col suo sguardo glaciale i cittadini, scrutandoli da ogni angolo grazie ad enormi manifesti che lo ritraggono.
 
"Il Grande Fratello vi guarda."
 
Winston Smith -il cui nome da un lato si rifà al presidente Churchill, dall'altro al comunissimo cognome inglese che potrebbe dunque riferirsi ad un uomo qualsiasi tra noi- si sente solo col suo enorme segreto, in una società in cui parlare liberamente e perfino pensare liberamente è divenuto impossibile. La libertà non esiste più, e non esiste più nemmeno una parola adatta ad esprimere questo concetto.
Inizierà a condurre una silenziosa resistenza sovversiva, aiutato dal diario segreto che inizia a scrivere di nascosto. Per preservare la sua memoria dalla mutevolezza della così detta storia ufficiale, i documenti che egli stesso deve ogni giorno contraffare per lavoro al Ministero della Verità. La storia viene ogni giorno scritta e riscritta, personaggi scomodi vengono fatti sparire nel nulla -il loro corpo e la loro memoria negli archivi e nelle menti dei cittadini- come fumo, in modo che il Partito non venga mai smentito, che non esista verità all'infuori di quella proclamata dal partito.
 
"Non devi neanche pensare, Winston, che i posteri ti renderanno giustizia. I posteri non sapranno mai nulla di te. Tu sarai cancellato totalmente dal corso della storia. [...]. Di te non resterà nulla, né il nome in un qualche archivio, né il ricordo nella mente di qualche essere vivente. Tu sarai annientato sia nel passato sia nel futuro".
 
La modernità di questo romanzo profetico è disarmante: scritto appena nel 1948 (il titolo nasce infatti dall'inversione delle ultime cifre dell'anno in cui il romanzo fu scritto), durante la lettura e ancor più alla fine ci si chiede in realtà quanto Orwell abbia indovinato della nostra società e ci si rende conto dei reali pericoli delle dittature.
Inquietante e profetico, il romanzo di Orwell raccontato dalla prosa incalzante di Winston non lascia neppure un barlume di speranza. Sembra non esserci via di fuga da questo baratro che risucchia tutto e tutti, sembra non esserci modo di salvarsi.
Il Grande Fratello ti guarda dappertutto, la Psicopolizia studia i tuoi pensieri, i tuoi figli e tua moglie potrebbero denunciarti da un momento all'altro, tu non sai più nulla del tuo passato né sai cosa sarà del tuo futuro. E quanto di peggio c'è, è la netta percezione che nulla potrebbe essere diverso da com'è, perché in realtà non si sa se realmente è mai esistito qualcosa di diverso: il Partito ha cancellato ogni ricordo di una società pre-rivoluzionaria. Esiste il Socing in un immutabile presente, e tanto basta.
 
"La guerra è pace.
La libertà è schiavitù.
L'ignoranza è forza."
 
x5
 


Giorgia Blogger

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