domenica 22 giugno 2014

Recensione: "Kitchen" di Banana Yoshimoto



Titolo: Kitchen
Autore: Banana Yoshimoto
Edizione: Universale Economica Feltrinelli
Prezzo: 7,00€
Trama: "Kitchen" è un romanzo sulla solitudine giovanile. Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, che riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. La grande trovata di Banana è che la famiglia si possa non solo scegliere, ma inventare. Così il padre del giovane amico della protagonista, Yuichi, può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità.


 
Ho più volte sentito parlare di questo libro, principalmente da amici amanti del Giappone e degli autori giapponesi e da mia cugina, che ha avuto più occasioni di leggere Banana Yoshimoto e mi ha spesso consigliato di leggere qualcosa di suo, cosa che, fino ad ora, ho sempre trascurato di fare.
Questo romanzo era quindi nella mia lista degli acquisti da un bel po', e trovarne una copia usata su una bancarella mentre mi recavo a scuola una settimana fa è stata una piacevolissima sorpresa.

Cosa mi aspettavo da questo romanzo?
Quando l'ho iniziato, mi aspettavo una lettura piacevole e scorrevole, sebbene non avessi un'idea precisa della trama. Cercavo un romanzo che catturasse la mia attenzione in poco tempo e che mi impegnasse per pochi giorni, prima di ritornare ai miei classici.
Il romanzo non ha assolutamente deluso le mie aspettative, semmai le ha superate.
 
"Kitchen" è un romanzo diviso in due parti, "Kitchen" e "Plenilunio", che raccontano gli avvenimenti successivi alla morte della nonna di Mikage, che si trasferisce, rimasta sola al mondo dopo la morte della sua unica parente vivente, a casa Tanabe, presso la stramba famiglia dell'apprendista fioraio da cui si serviva sua nonna, il giovane Yuichi. 
Mikage, sola e depressa, troverà il calore che le servirà per elaborare il lutto e l'affetto di una famiglia particolare, composta da un giovane serio taciturno e da una madre, Eriko - che si rivelerà essere un padre - bella da mozzare il fiato.

"Kitchen" è un moderno romanzo di formazione, in cui la protagonista ha una vera metamorfosi.
Mikage e Yuichi, troveranno soltanto l'uno nell'altro ed insieme la forza di superare i momenti tragici che hanno segnato le loro vite, giovani e già così sofferte, segnate dalla presenza opprimente della morte, che sembra non lasciar loro tregua.

Il breve racconto "Moonlight Shadow" -tesi di laurea dell'autrice- segue il romanzo. 
Anche in questo breve racconto il tema della morte è centrale: scritto in prima persona e dal punto di vista di Satsuki, il racconto immerge il lettore nelle riflessioni della ragazza, inconsolabile per la morte del giovane fidanzato Hitoshi, scomparso in un incidente.

Entrambi i racconti affrontano dunque un tema delicato e particolare, che ben di rado viene associato alla gioventù, se non per contrapposizione. 
I due racconti invece mostrano il rapporto che i giovani hanno con la morte delle persone care e con la morte stessa, e la forza e la spinta emotiva che riescono a trovare per elaborare il lutto e riuscire, in qualche modo, a riprendere una vita normale. 
Una forza che Mikage e Yuichi troveranno nel calore della famiglia e, principalmente, nell'amore  che scoprono di nutrire l'uno per l'altra e che Satsuki e Hiiragi - fratello minore di Hitoshi, che ha perso non solo suo fratello ma anche la sua ragazza nello stesso incidente - troveranno nel proseguimento delle consuetudini che avevano con i propri partner e nella reciproca amicizia.
Più che l'abisso e il declino della morte, sarei più propensa a dire che entrambi i racconti narrano della "risalita", con tutte le sue difficoltà e le sue sofferenze, qualche volta lenta e spietata, qualche volta gioiosa e fiduciosa, qualche volta inaspettata, il ritorno alla vita e l'accettazione di quest'ultima e dei suoi limiti, anche se la vita ci ha strappato una persona cara.
 
Mi sento di consigliare questo romanzo a chi cerca una lettura toccante ed impegnativa, ma scorrevole, e a tutti coloro che, per ragioni personali o per semplice curiosità, si sentono attratti dalla trama e dal tema trattato.

Sento che tornerò presto da Banana Yoshimoto.

"La separazione e la morte sono atroci: però un amore che non sembri l'ultimo della vita, per una donna, non è che un inutile passatempo."


x5
Giorgia Blogger

4 commenti :

  1. Cielo, stavo scorrendo la lista delle tue recensioni e appena ho letto Banana Yoshimoto non ho potuto fare a meno di cliccarci sopra... Ho scoperto il libro grazie a Anna and the french kiss e mi ha molto incuriosito.. La tua recensione positiva consolida così la mia idea... Non vedo l'ora di averlo tra le mani :D

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    Risposte
    1. Cosa mi dici di "Il primo bacio a Parigi"? Sento pareri così contrastanti a riguardo! Anche se ammetto che mi incuriosisce, ultimamente le letture leggere mi ispirano... :)
      Comunque "Kitchen" è davvero un capolavoro, spero ti piaccia! Fammi sapere!

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    2. Cosa dico? L'ho adorato. L'ho letto tutto in un giorno solo. Un solo fantastico giorno in compagnia dei personaggi creati dalla Perkins. Te lo consiglio assolutamente. Pensare che inizialmente ero un po' titubante perché non leggo moltissime storie d'amore, ma questa mi ha davvero colpito. :D

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    3. Anche io, pur essendo una ragazza, non ne leggo molte, preferisco altri generi! Ma sembra proprio che dovrò dargli una possibilità... :)

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