Challenge: 30 Giorni di Libri e Letteratura, #5

#5: Se fossi bloccato su un'isola deserta, quali cinque libri porteresti con te? Motiva ognuno.

"Vita di Pi" di Y. Martel

"Se c'è una cosa che odio del mio soprannome è quella cifra che non finisce mai. Nella vita è importante che ogni cosa abbia una giusta conclusione. Solo così si trova la pace."

Piscine "Pi" Patel non resta bloccato su un'isola deserta, ma resta bloccato in mezzo all'Oceano Pacifico su una barca, da solo e con la sola compagnia di una tigre, Richard Parker. Sceglierei questo libro perché racconta della sopravvivenza non solo materiale del ragazzo, ma anche spirituale, e del suo cammino, anch'esso sia materiale che spirituale, verso la salvezza. E poi è innegabile che questo romanzo sia stupendo.

 

"Harry Potter e la Pietra Filosofale" di J.K. Rowling

"E' la bacchetta che sceglie il mago, lo ricordi. Credo che da lei dobbiamo aspettarci grandi cose, signor Potter."

Ormai vi sarete abituati al fatto che in nessuna mia lista manca e mancherà Harry Potter. Mea culpa, è troppo importante per me! E anche su un'isola deserta, non potrei fare a meno di uno dei volumi della saga. Scelgo questo soltanto perché è il primo e non avrebbe senso portarne un altro... Ma temo che, una volta conclusa la lettura, vorrei leggere anche gli altri! Per l'ennesima volta...

 

Tutti i romanzi di J. Austen

"Mai aveva sentito così chiaramente di poterlo amare, come ora che tutto l'amore era vano"

(da "Orgoglio e Pregiudizio")

Eh già, sono riuscita a fregarvi! Esiste un'edizione completa, edita Newton Compton nella collana Mammut, con tutti, ma proprio tutti, i romanzi di Jane Austen! Non ce l'ho, ho comprato i romanzi  singolarmente ma... nel caso mi venisse voglia di naufragare ed andare a vivere su un'isola deserta, la comprerei di certo per l'occasione. Cosa sarebbe della mia vena romantica, se non la alimentassi?

"L'Enigma del Solitario" di J. Gaarder

"Il mondo è diventato un'abitudine... Noi tutti impieghiamo anni e anni per abituarci al mondo. Basta osservare i bambini. Il mondo circostante li colpisce a tal punto che quasi non credono ai loro occhi. E' per questo che continuano a puntare il dito a destra e a sinistra, e a fare domande su qualsiasi cosa capiti loro di vedere. Per noi adulti è diverso. Abbiamo visto tutto tante volte che finiamo col dare la realtà per scontata."

A Gaarder non potrei mai rinunciare. E poi chissà, può darsi che, facendo naufragio e portando con me soltanto un mazzo di carte, capiti anche a me di diventare una grande illusionista e popolare l'isola deserta di tanti personaggi quante sono le carte del mazzo...

Geniale. Mi sentirei meno sola. Ma con i libri, in realtà, non si è mai davvero soli!

"Il lupo della steppa" di H. Hesse

"La maggior parte degli uomini non vuol nuotare prima di saper nuotare. Spiritosa, vero? Certo che non vogliono nuotare, sono nati per la terra, non per l'acqua. E, naturalmente, non vogliono pensare: sono nati per la vita, non per il pensiero. Già, e chi pensa, chi concentra la vita nel pensiero può andare molto avanti, è vero. Ma ha scambiato la terra con l'acqua e ad un certo punto affogherà."

Dulcis infundo, ritorniamo ad un autore che apprezzo molto, Hesse. Perché proprio "Il lupo della steppa" e non, per esempio, "Siddharta", che è uno dei miei romanzi preferiti? Beh, la risposta è molto semplice e ben poco filosofica: in questo momento sto leggendo questo romanzo e non potrei mai fare naufragio senza completare un libro che sto leggendo, giammai!

Adesso tocca a voi!

Quali libri portereste con voi su un'isola deserta? Scrivetemi!