mercoledì 23 aprile 2014

Recensione: "La Casa degli Spiriti" di Isabel Allende


Buonasera a tutti!
Ho aperto oggi questo blog, con l'intento di condividere la mia passione per la lettura. 
Non ho mai recensito nulla, e queste mie recensioni non hanno alcuna pretesa e nessun altro intento se non quello di esprimere con sincerità le mie impressioni e i miei pensieri a proposito di ciò che leggo. Mi scuso dunque per eventuali errori formali :)
 
Detto ciò, iniziamo questa nuova avventura con la mia prima recensione, la recensione del libro che ho appena finito di leggere.
 
 
Titolo: La casa degli Spiriti
Autore: Isabel Allende
Edizione: Universale Economica Feltrinelli
Prezzo: 8,00 €
Trama: Una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo. Un grande affresco che per fascino ed emozione può ricordare al lettore, nell'ambito della narrativa sudamericana, soltanto "Cent'anni di Solitudine" di Garcìa Marquez.
 
 

Qualche giorno fa è venuto a mancare un artista, che mancherà al mondo per sempre: Gabriel Garcìa Marquez, autore dell'immortale "Cent'anni di Solitudine" citato nella quarta di copertina de "La Casa degli Spiriti".
Ed è proprio da questo romanzo che inizierà la mia recensione. 
E' sempre difficile recensire un romanzo come questo, perla rara fra pochi, ed abbiate pazienza se in questa mia prima recensione non riuscirò ad approfondire l'argomento quanto vorrei :)
Inizierò col dire che sì, effettivamente "La Casa degli Spiriti" mi ha ricordato molto "Cent'anni di Solitudine", per quanto riguarda la storia.

Isabel Allende racconta il Novecento sudamericano, racconta gli orrori della guerra civile cilena che portò all'ascesa di Pinochet e, ancor di più, i protagonisti della storia, gli uomini e le donne che vivono in prima persona splendore e decadenza di una tenuta, le "Tre Marie", che diventa metafora del mondo stesso, dove si svolge la storia della famiglia Trueba, dove la "storia dei grandi", i potenti, si incontra con il sociale, la "storia dei piccoli", e con esso si unisce.
La storia è incentrata sulle vicende della famiglia cilena Trueba, attraverso circa tre generazioni.
Amore, magia, mistero, violenze ed orrori si intrecciano in una storia che sembra senza fine.

Il romanzo è scorrevole, raccontato a tratti in prima persona e a tratti in terza. Le diverse voci narranti, i diversi punti di vista, si rincorrono in un unico racconto chiaro e fluido.
La storia è raccontata attraverso le voci femminili della bellissima Rosa dai capelli verdi, di Clara la chiaroveggente, della ribelle Blanca e di Alba, figlia di un amore colpevole, donne che condivideranno parte della loro vita con Esteban Trueba, il burbero e autoritario proprietario della tenuta "Tre Marie" nella campagna cilena, figura cardine del romanzo e della famiglia.

Ciò che vi è di più bello in questo romanzo è, a mio parere, l'elemento mitico e fiabesco che sembra inserirsi perfettamente in un contesto storico reale, elemento che quindi, paradossalmente, non appare in contrasto e che trova spazio in una sottile ed accurata analisi psicologica dei personaggi, che nel corso del romanzo guardi con un misto di curiosità, tristezza ed amicizia.
Gli "eroi" della Allende non sono eroi, ma uomini e donne comuni con le loro passioni, i loro tormenti e le loro debolezze. Eroi realistici in cui chiunque potrebbe rivedere se stesso.

"Mia nonna aveva scritto per cinquant'anni sui quaderni in cui annotava la vita. Trafugati da qualche spirito complice, si sono miracolosamente salvati dal rogo infame in qui sono perite tante altre carte della famiglia. Li ho qui, ai miei piedi, stretti da nastri colorati, separati per fatti e non per ordine cronologico, così come lei li ha lasciati prima di andarsene. Clara li ha scritti perché mi servissero ora per riscattare le cose del passato e sopravvivere al mio stesso terrore. Il primo è un quaderno di scuola di venti pagine, scritto con una delicata calligrafia infantile. Comincia così: Barrabàs arrivò in famiglia per via mare..."


Lettura consigliatissima :) 
 x5
 
Qualcuno fra voi ha letto questo romanzo? Cosa ne pensate?
Giorgia Blogger

3 commenti :

  1. L'ho letto e mi è piaciuto! Bella recensione comunque ^_^

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  2. Complimenti! Soprattutto per il fatto che a diciotto anni leggi e riesci a leggere autori come l' Allende.

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