Titolo: Fino all'ultimo respiro
Autore: Rebecca Domino
Trama: Allyson Boyd è una diciassettenne come tante, nata e cresciuta ad Avoch, piccolo paesino scozzese. Un giorno deve andare a portare dei compiti a una ragazza della sua stessa scuola, Coleen Hameldon, e la sua vita cambia per sempre. Perché lei e Coleen diventeranno migliori amiche. E perché Coleen sta lottando da due anni e mezzo contro la leucemia.
Nella vita di Allyson entrano parole come chemioterapia, effetti collaterali, trapianto di midollo osseo, ma Coleen non vuole compassione. Vuole solamente una vita normale; una vita fatta di risate, scherzi, esperienze, viaggi, musica, chiacchiere e confidenze, fino a quando non sarà costretta a prendere una decisione che cambierà la sua vita, quella di Allyson e delle altre persone che le vogliono bene.
È possibile non avere paura della morte?
Ed è possibile insegnare a vivere?
Una storia sulla speranza, un inno alla vita. Un romanzo che ci ricorda il coraggio quotidiano di tutti gli adolescenti che lottano contro il cancro e quello degli amici al loro fianco.
Non conoscevo quest'autrice, mi sono messa per caso in contatto con lei tramite Facebook. E tramite il social network, mi ha proposto di leggere e recensire il suo secondo romanzo, cosa che faccio ben volentieri poiché il romanzo mi è piaciuto e mi ha coinvolta molto, soprattutto dal punto di vista emotivo.
Ho scelto di leggere questo romanzo perché mi interessa l'argomento trattato, ovvero la lotta contro il cancro, un argomento la cui urgenza si percepisce ogni giorno di più.
Mi interessava vedere come la malattia e il suo decorso sarebbero state affrontate da una ragazza della mia età e il romanzo si occupa proprio di questo.
La storia è narrata in prima persona da Allyson, un'adolescente come tante, spensierata, frivola in quel senso buono del termine, come soltanto una diciassettenne potrebbe essere, accanita lettrice ma studentessa annoiata di una scuola superiore in un piccolo e monotono centro della Scozia, Avoch.
Allyson incontrerà Coleen per caso, recandosi in ospedale per portarle i compiti su richiesta della sua amica Sheona, che lo faceva abitualmente.
L'incontro casuale tra Allyson e Coleen cambierà la vita di entrambe, quella di Allyson, che imparerà a convivere con un mondo che le era estraneo e verso il quale provava un misto di pena e paura, l'ovattato e sterile mondo del reparto di oncologia in cui Coleen è spesso ricoverata, e quella di Coleen, che viveva con rassegnazione la solitudine e l'abbandono delle sue amiche, spaventate dalla malattia.
Tra le due ragazze si forma un'amicizia molto forte, un'amicizia esemplare che le vedrà crescere e maturare insieme. Si potrebbe affermare che del romanzo non sia protagonista Allyson o Coleen, ma lo sia la loro amicizia, che è il perno attorno al quale gira la storia, ancor più che la malattia di Coleen.
Allyson imparerà da Coleen ad amare la vita per quella che è e a godersi ogni singolo giorno senza la preoccupazione di dover pensare al domani.
Coleen è infatti un personaggio profondamente fiducioso ed ottimista: non perché speri nella guarigione, ma perché nonostante la malattia non rinuncia al diritto di vivere la sua gioventù e di essere felice. Con il sorriso e l'ironia che riesce a conquistare tutti, Coleen affronta con coraggio e a testa alta il suo destino, senza la rabbia e la tristezza che ci si aspetterebbe da una diciottenne malata di leucemia che sa che, con molta probabilità, non arriverà a vedere l'anno seguente, ma nonostante ciò non ha paura di morire.
Dal canto suo, Allyson si configura come una ragazza estremamente dolce, sensibile e premurosa. Con coraggio, lotterà contro la paura iniziale di affezionarsi ad una ragazza malata di leucemia, contro la paura di non avere il tempo di salutarla, contro la paura di non avere il tempo e la voglia di vivere tutte le belle esperienze tipiche dell'adolescenza. Allyson deciderà di prendersi cura di Coleen nonostante il cancro. Perché Coleen ha un cancro, ma non è un cancro, come sostiene la stessa Coleen nel romanzo. E l'approssimarsi della morte non porta con sé il rifiuto e l'abbandono progressivo della vita. Nonostante la malattia, Coleen sceglie la vita.
E, in effetti, questo romanzo non è altro che un inno alla vita e alle gioie della vita. Anche quando la vita può sembrare crudele.
Lettura consigliatissima.
"Vivi, Allie! Non aver paura di vivere in maniera sbagliata, non c’è un modo
sbagliato sino a quando rimarrai fedele a te stessa e farai del tuo meglio per aiutare gli altri e rispettare il dono che ci è stato fatto: questo splendido mondo! Guarda i capolavori della natura, come possiamo essere di cattivo umore, materialisti, ipocriti o ingrati, quando ogni mattina l’alba tinge il cielo di colori diversi, quando guardiamo un fiore e ci rendiamo conto che i suoi petali sono una perfetta opera d’arte? Non cercare di spiegare l’inspiegabile, non potrai
mai conoscere appieno i segreti della natura, del mondo e dell’infinito. Nessuno può saperli e allora vivi! Vivi e non porti tanti perché! Un giorno, forse, sapremo tutto, oppure non sapremo mai niente. In fondo, che differenza fa? Socchiudi gli occhi e inspira, goditi l’aria nei polmoni, goditi ogni singolo respiro, Allie, e ricorda, io sarò nascosta nell’aria che senti intorno a te, con i miei sorrisi e le mie speranze, e tu mi sentirai dentro di te ogni volta in cui respirerai, ogni volta in cui il tuo corpo ti ricorderà che sei viva."
Un libro difficile, che tocca il cuore, fa amare la vita!
RispondiEliminaE' proprio questo il grande dono che questo libro regala ai suoi lettori... Risveglia in tutti noi quell'amore per la vita che, nelle persone che non temono di perderla da un momento all'altro, sembra assopito :)
Elimina