venerdì 27 febbraio 2015

The Game Name Tag


Buonasera, lettori! Com'è andata la settimana? Avete letto parecchio?
Vi propongo oggi questo booktag semplice e veloce che ho trovato sul blog Libri di cristallo di Ilenia! Fatelo anche voi :3
 
G come...
 
I come...
 
O come...
 
R come...
 
G come...
 
I come...
 
A come...
Giorgia Blogger

giovedì 26 febbraio 2015

Acquisti del mese di Febbraio 2015!


Ciao a tutti, lettori cari!
Anche questo mese mi sono data alla pazza gioia con gli acquisti, ho approfittato di molti sconti alla Feltrinelli e di un bel po' di imperdibili libri usati in occasione... In tutto 10 libri nuovi! Eccoli a voi il mio bookhaul mensile :3
 
 
 
 
 
Dunque! Tutti dalla wishlist, approfittando degli sconti alla Feltrinelli ho comprato Volevo solo averti accanto, Il profumo delle foglie di limone e Il primo caffè del mattino! Ho già letto quest'ultima commedia romantica e mi è piaciuta molto, trovate QUI la recensione, ve lo consiglio caldamente! Nella stessa prima foto, troviamo anche Non ti muovere di un'autrice italiana che ho amato con Venuto al mondo, è una copia usata!
Da Amazon ho preso Ma le stelle quante sono? di un'altra giovane autrice italiana della quale ho già letto Io sono di legno.
Ancora dalla wishlist sono riuscita a prendere due copie usate di La città delle bestie e Ho bisogno di te (ancora autrici italiane! E' una fissazione questo mese...), sempre scontatissimi e in copia usata ho trovato La libreria degli amori inattesi e Non all'amore né alla morte, due veri e propri colpi di fulmine che spero soddisfino le mie aspettative!
Poi ho ricevuto una copia in ebook dalla casa editrice Salani, che ringrazio, di Fuochi d'artificio, il piano segreto di quattro giovanissimi partigiani, lo sto già leggendo e a breve avrete la recensione!
Dulcis infundo, non ho resistito: ho comprato anch'io uno dei romanzi della serie Appuntamento al buio con un libro editi Sperling&Kupfer! Volete sapere cosa ho trovato nel pacchetto? Spiacente, non ve lo dirò u.u niente spoiler!
 
 
E voi che cosa avete comprato questo mese? Raccontatemi tutto!

Giorgia Blogger

mercoledì 25 febbraio 2015

WWW Wednesday! #5


 
Buon pomeriggio, lettori! Come procede la settimana?
La mia è quanto mai ricca di impegni, ieri ho ritirato l'ultima pagella della mia vita (che emozione!) e adesso sono di nuovo sommersa di compiti e interrogazioni... Non vedo l'ora di diplomarmi!
Ma bando alle ciance, passiamo alla mia settimana librosa. Le ricordate, le famose tre domande che vi faccio ogni settimana?
  • What have you recently read? (Cosa hai letto ultimamente?)
  • What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
  • What will you read next? (Cosa leggerai prossimamente?)
What have you recently read?
 
 
La mia ultima lettura è stata La favolosa vita di Henry N. Brown, un dolcissimo romanzo con protagonista... un orsacchiotto! Un paio di sere fa il mio fidato Orsetto Rosso ha provveduto a scriverne una recensione, la trovate QUI :)
 
What are you currently reading?
 
 
Sto leggendo Fuochi d'artificio, il piano segreto di quattro giovanissimi partigiani, una gentilissima offerta della casa editrice Salani! Il romanzo sulla Resistenza vista dallo sguardo acuto e indagatore di una bambina mi sta prendendo molto, ma ha una sola pecca: si tratta di un file digitale, e io odio leggere in ebook! E' una vera sofferenza per me, ma la storia è molto bella e non vedo l'ora di poterlo recensire per voi.
 
What will you read next?
 
 
La mia prossima lettura, con la quale inizierò il mese di marzo, sarà Cercando Alaska, ne ho sentito parlare così bene che finalmente ho deciso che è arrivato il suo momento!
 
Adesso tocca a voi!
Cosa state leggendo? Scrivetemi!
Giorgia Blogger

lunedì 23 febbraio 2015

Recensione: "La favolosa vita di Henry N. Brown, orsetto centenario" di Anne H. Bubenzer


 
Titolo: La favolosa vita di Henry N. Brown, orsetto centenario
Autore: Anne H. Bubenzer
Edizione: Sperling & Kupfer
Prezzo: 10,00€ (non è la stessa cover)
Trama: Bath, 1921. La guerra è finita da poco, e Alice Sheridan è una ragazza triste. Il suo grande amore, William, non ha più fatto ritorno dal fronte, e la sua vita non è più quella di prima. E per questo che un giorno, all'ora del tè, Alice decide di prendere ago e filo e mettere insieme i pezzi di un nuovo amico: due bottoni per gli occhi, un batuffolo di cotone per il naso, ed ecco Henry N. Brown, orsetto di peluche. Un orsacchiotto diverso dagli altri: perché Alice gli ha cucito dentro un segreto. Un minuscolo segreto di metallo che lei chiama amore. Comincia così la storia di Henry, che, da allora, di amore ne ha dato e ricevuto, durante i lunghi anni in cui è passato di mano in mano: la sua esistenza è stata ricca, curiosa, piena di incontri. Ovunque sia approdato, ha conquistato adulti e bambini con il suo sguardo tenero e sapiente e l'incrollabile capacità di ascoltare. Ha visto la guerra e il suo furore, ha conosciuto le grandi città d'Europa e ha avuto moltissimi amici: dal piccolo Robert con cui condivise una spericolata infanzia parigina, a Marlene che lo regalò al fidanzato in partenza per il fronte russo, a Nina, bambina ammalata nell'Ungheria sovietica. Senza mai dimenticare la sua prima amica, che gli fece il regalo più importante. E così, oggi, Henry ci racconta la sua storia. Che è soprattutto una storia d'amore: quello che gli è stato cucito dentro il primo giorno, il filo rosso della sua lunga vita.
 
 
Ciao a tutti, mi presento. Sono Orsetto Rosso, l'orsacchiotto di Giorgia. Il primo, quello che le è stato regalato da bambina. Giorgia dorme ancora con me, quando si sente triste e nostalgica, ma non ditelo a nessuno, credo che non ne sarebbe molto contenta...
Mi sento molto intimidito, è la mia prima recensione. Ma ho spiato la mia padroncina tante volte mentre recensiva i libri che ha letto, tante che ormai perfino un orsacchiotto come me sa come si fa!
E poi, quasi quasi mi sembra anche giusto che sia io e non Giorgia a parlare di questo libro. Cosa volete che ci capiscano gli umani, degli orsacchiotto come me?
Questa storia parla di un orsacchiotto che si chiama Henry N. Brown, ma nella sua vita ha cambiato tanti di quei nomi che neppure ci fa più caso. Non come me, che mi chiamo Orsetto Rosso da tutta la vita!
Ciò che è davvero interessante, è che non avevo mai sentito prima di un libro raccontato in prima persona da un orsacchiotto, è questo che ha spinto la mia padroncina a leggerlo!
Henry è un orsacchiotto inglese. Nasce a Bath nel 1921, cucito personalmente dalla sua prima padroncina. La guerra è finita da poco, e Alice, giovane vedova di guerra, fa di lui il suo nuovo, grande, unico amico, in cui custodisce un grande dono: l'amore.
E' un novellino della vita, si sente frustrato perché -come me ed ogni altro peluche- non può parlare, muoversi. Se è difficile per un umano stare accanto ad un altro umano e vedere che sta per fare qualcosa che non dovrebbe, figuratevi quanto può essere difficile per noi orsetti, che non possiamo neppure dire la nostra!
Eppure Henry ha già capito che un orsacchiotto non ha bisogno di parole, basta un po' di tenerezza a consolare un umano.
Devo ammettere che il mio collega orsacchiotto è piuttosto sfortunato: non ha avuto la mia stessa fortuna, non resterà a lungo con Alice. Alice sarà la prima di tanti, tanti possessori.
Almeno potrà raccontare di aver avuto una lunga, avventurosa vita, e di aver avuto modo di poter fare un vero e proprio studio del genere umano, attraverso tutto il '900!
Henry vive tante avventure, conoscerà la ricchezza e la povertà, bambini e anziani, famiglie unite e famiglie distrutte, conoscerà la pace, conoscerà le privazioni della guerra, vivrà la guerra dal punto di vista degli oppressi e da quello degli oppressori, e riuscirà sempre, in qualche modo, a dare agli umani ciò di cui loro avevano bisogno in quel momento: sarà il conforto da un amore perso in guerra, il compagno di avventure di un bambino povero in canna ma ricco di fantasia e di storie da inventare, il confidente di un soldato tedesco che combatte per tornare in patria dalla moglie in dolce attesa, il fedele Mon ami di una giovane piena di vita e di una ragazza che di vita davanti ne avrebbe molta, ma che purtroppo le è negata.
Lasciatevi coccolare anche voi da questa storia, lasciate che Henry vi racconti la sua storia, che è un po' la nostra storia, la storia del secolo appena passato raccontata dal punto di vista saggio e candido di un orsacchiotto.
Un po' di tenerezza non può che farvi bene!
 
"Fate di me quello che volete. Guardatelo da vicino, però, l'amore: è lui che ha segnato la mia esistenza. Afferratelo, fatevi contagiare dal suo battito, forse vi aiuterà, vi spingerà a credere nel bene, in una nuova vita. Forse, chissà, anche voi custodirete per sempre il mio ricordo in fondo al cuore."
 
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Giorgia Blogger

venerdì 20 febbraio 2015

Recensione: "Io sono di legno" di Giulia Carcasi


Titolo: Io sono di legno
Autore: Giulia Carcasi
Edizione: Universale Economica Feltrinelli
Prezzo: 7,50€
Trama: Una madre e una figlia. La figlia tiene un diario e la madre lo legge. Alla storia di anaffettività, di sentimenti negati o traditi della giovane Mia, Giulia risponde con la propria storia segnata da quell'"essere di legno" che sembra la malattia, il tormento di entrambe. È come se madre e figlia si scrutassero da lontano, o si spiassero, immobilizzate da una troppo severa autocoscienza. Bisogna tornare indietro. E Giulia lo fa. Torna a riflettere sulla giovinezza ferita dall'egoismo e dalla prepotenza di una sorella falsamente perbenista, sul culto delle apparenze della madre e sul conforto che le viene da una giovane monaca peruviana, Sofia. Torna a rivivere i primi passi da medico, fra corsie e sale operatorie, il matrimonio con un primario, la lunga attesa di una maternità sofferta e desiderata. Più la storia di Giulia si snoda nel buio del passato, più affiorano misteri che chiedono di essere sciolti. E il legno si ammorbidisce. Ma per madre e figlia l'incontro può solo avvenire a costo di pagare il prezzo di una verità difficile, fuori da ogni finzione.
 
Io sono di legno è uno di quei libri che fa a lungo parlare di sé, i pareri sono spesso discordanti. Fin troppo. Basta cercare il titolo su Goodreads e si troveranno lettori che lo proclamano un capolavoro, e gli danno cinque stelline, e altri che ritengono che darne due è già un regalo.
Ad attirarmi non è stata la critica così controversa, bensì la copertina. Eh già, una volta tanto anche io mi lascio tentare da una copertina ben fatta! Poi sicuramente il fatto che il libro trattasse il tema del conflitto generazionale ha aiutato. Non ho letto altri libri su questo tema, ma mi interessa molto, e mi incuriosiva leggere come quest'autrice che non avevo mai letto prima avesse sviluppato il romanzo sotto forma di una sorta di "diario a due mani".

E' una storia difficile e sofferta, la storia di una madre e di una figlia a confronto. Due donne schive e silenziose, abituate a tenersi tutto dentro.
Due donne che non riescono a comunicare come una madre ed una figlia dovrebbero, e che per questo scrivono un lungo diario, in cui liberano i loro pensieri, desideri, emozioni, le loro storie così diverse eppure così simili.
"Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne." 

Una madre, Giulia, che non riesce a parlare con sua figlia, e che per questo ne legge il diario, pur ritenendo questo un atto sbagliato ma necessario. Una figlia, Mia, diciottenne arrabbiata con il mondo, che non conosce realmente sua madre e che per questo ne giudica i comportamenti.
I capitoli si intervallano: in uno, troviamo sprazzi di vita di Mia, maturanda ribelle, impaurita, sfacciata, cinica. Non sa ancora cosa vuole dalla vita e ha paura di innamorarsi, ha paura di rimanere scottata, di lasciarsi andare.
Non si fida che di sé stessa, non ha che sé stessa al mondo. Si accontenta di passare da un letto all'altro e di lasciarsi scivolare addosso lenzuola, nomi, ricordi, sentimenti, emozioni, la vita. Niente si ferma davvero nella vita di Mia, né una presenza né un sentimento né una speranza. E' una ragazza fragile, sfiduciata, spaventata dalla vita a cui si affaccia, incredibilmente più di quanto la sua giovane età giustifichi.
"E non capisco che senso ha amare, concentrarsi su una persona e basta. Preferisco passare la notte con uomini di cui non m'importa, non avere le loro foto, dimenticarne all'alba nomi e facce. Mi basta solo una parte di loro, la più sporgente, l'unica che non ho. Per il resto un uomo è da buttare."
In un altro capitolo, è Giulia a raccontare la sua lunga sofferta storia. Terza di tre sorelle, è figlia di una rigida educazione cattolica, ma non per questo rinnega le esperienze vissute in adolescenza o giudica sua figlia. Tutt'altro. Per la prima volta, la donna sente di poter rivelare tutto del suo passato, della sua vita, senza imbarazzo. Sente di potersi per la prima volta spogliare di ricordi dolorosi.
Abituata a vivere all'ombra delle due sorelle maggiori, non ha mai ottenuto dai suoi genitori niente di più che quella blanda forma di affetto che è la pietà, dalle sorelle nient'atro che qualche ipocrita parola di conforto e gli uomini di cui esse erano stufe.
Unico conforto in adolescenza, una sorella peruviana, che non parla mai di Dio ed è invece curiosa delle feste a cui Giulia partecipa, dei ragazzi con cui balla, dei luoghi del mondo che non ha potuto visitare.
Giulia cresce sola e in fretta. E' una donna abituata al sacrificio, al perdono, al lavare in casa i panni sporchi, per preservare l'onore della famiglia. Anche se fa male.
E' una donna di legno, abituata a lasciarsi calpestare senza tuttavia lasciarsi scalfire, senza lasciar trapelare il dolore.
"Il legno sembra fermo, ma è sottoposto a pressioni interne che lentamente lo spaccano. La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti.
Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.
Io sono di legno
."
Mia e Giulia sono due grandi personaggi a tutto tondo che si rivelano completamente in un unico diario e si scoprono, in realtà, più simili di quanto appaia a primo impatto: chiuse, riservate, di legno. Non sono che, in realtà, l'una lo specchio dell'altra. Le loro storie combaciano perfettamente, le risposte dell'una colmano i vuoti dell'altra, le paure dell'una trovano conforto e appoggio in quelle dell'altra. Sono una madre ed una figlia che non comunicano, ma non perché non abbiano argomenti comuni di cui parlare.
Una madre ed una figlia che, se ne avessero finalmente il coraggio, scoprirebbero l'una nell'altra un'opportunità di confronto, riconoscendo nell'altra prima una donna e poi un genitore o una figlia.
E il lettore, conquistato dalla giovane penna della Carcasi e dalla sua innata abilità di calarsi contemporaneamente nei panni di una diciottenne e poi in quelli di una cinquantenne, non può fare a meno di sperare Giulia e Mia finalmente si incontrino e si guardino dentro davvero, in quell'universo parallelo in cui le storie continuano a scriversi da sole, anche se l'autore ha già scritto la parola Fine.
 
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Giorgia Blogger

giovedì 19 febbraio 2015

The Real Time Book Tag!


Buonasera, lettori! Come state?
Oggi vi propongo un simpatico tag che ho scovato facendo zapping su Blogger :3
 
 
Io e le mie mogli: un libro con una storia o più d'amore stucchevoli o un triangolo amoroso che l'autore poteva benissimo evitare.
Per carità, tutto sommato Norwegian Wood è un ottimo romanzo e mi è piaciuto. Credo che in futuro gli darò una seconda possibilità perché temo di non aver capito a pieno alcune scelte dell'autore. Sicuramente l'idea di un protagonista così turbato e confuso, indeciso tra due ragazze così diverse fra loro, Naoko e Midori, non era male. Ma questa indecisione doveva pur portare a qualcosa, prima o poi!
 
 
 
Ma come ti vesti? Un libro con una copertina orrenda.
Non ho ancora avuto modo di leggerlo e lo farò presto (dico così di tutti i libri, lo so...) ma... se dovessi affidarmi soltanto all'orrenda copertina dell'edizione che ho in casa, non leggerei mai La fattoria degli animali! E'... inquietante.

 
 
 
 
 
 
24 ore in sala parto: un libro che ti ha fatta soffrire.
Credo di essere morta a più riprese leggendo Colpa delle stelle, difficilmente ho pianto così tanto per un libro, ma ho sentito che con questo è una cosa piuttosto comune...
Finire il libro in due giorni è stato un vero e proprio strazio.

A ben vedere, forse questo libro poteva essere la risposta anche alla domanda precedente... Non che questa copertina sia davvero orrenda, chiariamoci, è che ne aveva una così bella prima! Perché cambiare sempre le copertine dei libri dopo la loro uscita?
 
 
Malattie imbarazzanti: un libro che ti vergogni di aver letto e quando ci ripensi ti giustifichi dicendo cose come "Non ero in me..." e varie.
Mi dispiace anche tirare in ballo questa vecchia storia, ma Amor Prohibido è davvero l'unico libro che io mi sia mai vergognata di aver letto!
E' di una giovane autrice napoletana di mia conoscenza che ha molti, troppi problemi con congiuntivi e condizionali e una spiccata predilezione per le storie d'amore banali e gli intrecci che non stanno in piedi. Questo libro è ancor meno di una fanfiction...
Fortunatamente pare non sia più in commercio, non mi pento di averlo letto soltanto per le risate che mi son fatta, adesso l'autrice continua a scrivere con il suo vero nome, che non vi dirò perché mi sembrerebbe poco professionale fare pubblicità (negativa!) a questa ragazza, che cerca a tutti i costi di emergere. Attenzione ai congiuntivi, la prossima volta!!
 
Breaking Amish: un libro al quale non ti saresti mai avvicinata, ma che poi ti ha cambiato la vita.
Non ricordo come conobbi Siddharta, ciò che è sicuro è che, da quando l'ho letto, io non sono più la stessa persona, non guardo più il mondo allo stesso modo. Questo è sicuramente uno dei libri che hanno contribuito alla mia formazione e che mi hanno cambiato la vita!
 
 
 
 
 
Non sapevo di essere incinta: un libro che ti ha sorpreso.
Quando ho iniziato a leggere, più di un anno fa, La ragazza delle arance, mi aspettavo una storia senza dubbio più leggera. Invece questo è un libro che ha molto da dire e  che lascia molto, moltissimo su cui riflettere!
 
 
 
 
 
 
Il mio grosso, grasso matrimonio gipsy: il libro più trash che tu abbia mai letto.
 Premessa: L'Amante di Lady Chatterley non è così male, non è assolutamente uno dei libri peggior che io abbia mai letto e non è neppure così trash se vogliamo dirla tutta.
Ho trovato decisamente eccessivo il personaggio del guardiacaccia ed il suo modo di parlare troppo... schietto? mi ha infastidita non poco.
So che l'effetto era del tutto voluto e mirato a risaltare la spontaneità del popolo rispetto all'ostentazione e al perbenismo ipocrita della buona società, ma...ditemi, come può suonare romantica una dichiarazione d'amore tipo "Ti amo, cuore ventre e c... " ?
 
Io e le mie ossessioni: un libro che ti ha fatto entrare in un tunnel di fangirlismo assurdo.
La saga di Harry Potter è la mia vera e insostituibile ossessione, poche storie.
 
 
 
 
Abito da sposa cercasi: un personaggio di un libro a cui ruberesti il guardaroba.
Ma senza dubbio ad una qualsiasi delle sorelle Bennet di Orgoglio e Pregiudizio o di qualsiasi altro personaggio femminile di qualsiasi altro romanzo di Jane Austen, adoro gli abiti dell'età vittoriana, con quelle gonne ampie e i corsetti stretti...
 
 
 
 
 
 
Il boss delle torte: un personaggio che prenderesti volentieri a torte in faccia.
Daisy Buchanan de Il Grande Gatsby. Stupida, stupidissima oca giuliva!
 
 
 
 
 
 
 
 
Cucine da incubo: un libro che ti ha sconvolto così tanto da farti avere gli incubi.
Questa la prendo proprio in senso letterale, perché dopo aver letto Racconti del terrore gli incubi li ho avuti davvero! In particolare mi ricordo una storia che riguardava gli occhi di un gatto... Mai, mai più.
 
 
 
 
 
 
Shopping night: un libro che ti ha spinto a comprare tutti gli altri dello stesso autore.
Ormai conoscete tutti il mio amore per Jostein Gaarder, conosciuto con Il Mondo di Sofia, i 20€ meglio spesi nella mia vita! Ringrazio per l'ennesima volta la mia professoressa di italiano per avermelo consigliato come primo approccio alla materia! Alla fine, inaspettatamente, l'autore è diventato in assoluto uno dei miei preferiti e adesso, un po' alla volta, sto comprando tutti i suoi libri...
 
 
 
 
Grassi contro magri: il libro più grosso della tua libreria contro quello più sottile.
Il più grosso è Alla ricerca del tempo perduto (caspita quanto pesa!!) e il più sottile è Il piccolo principe, un bellissimo romanzo che tutti conosciamo!
 
 
 
 
 
Adesso tocca a voi!
Piaciuto il tag? Guardate Real Time, qualche volta? Aspetto le vostre risposte librose!
Giorgia Blogger

mercoledì 11 febbraio 2015

WWW Wednesday! #4


 
Buonasera, lettori! Come state?
Nelle ultime due settimane non ho aggiornato questa rubrica perché... stavo ancora leggendo La Compagnia dell'Anello (Il Signore degli Anelli, #1) quindi c'era stato nessun aggiornamento utile rispetto alla precedente puntata! Ma adesso ho delle nuove letture di cui parlarvi e non vedo l'ora di leggere delle vostre! :3
Pronti a rispondere alle solite tre domande?
  • What have you recently read? (Cos'hai letto recentemente?)
  • What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
  • What will you read next? (Cosa leggerai prossimamente?)

What have you recently read?
 
 
Mi sono presa una romantica pausa da Tolkien, ho deciso che leggerò un volume della trilogia al mese, la mia ultima lettura è Il primo caffè del mattino ed è stato davvero delizioso, i personaggi di questo romanzo mi mancheranno molto!
QUI la recensione appena scritta, voi lo avete letto?
 
What are you currently reading?
 
 
E' ufficiale, mi sono data agli autori italiani! Un po' di sano patriottismo non guasta...
Avevo tanto sentito parlare di Giulia Carcasi e, approfittando degli sconti alla Feltrinelli, ho comprato Io sono di legno e devo dire che promette già piuttosto bene!
 
What will you read next?
 
 
La mia prossima lettura sarà Ogni giorno, ogni ora. Ho scovato questo libro tra le bancarelle, nel periodo natalizio, e aspetto di leggerlo da un po'. Sarà arrivato il suo momento?
 
Adesso tocca a voi!
Conoscete questi titoli? Cosa state leggendo? Vi aspetto, scrivetemi!

Giorgia Blogger

Recensione: "Il primo caffè del mattino" di Diego Galdino


 
 

Titolo: Il primo caffè del mattino
Autore: Diego Galdino
Edizione: Sperling & Kupfer
Prezzo: 9,90€
Trama: Massimo ha poco più di trent'anni, è il proprietario di un piccolo bar nel cuore di Roma, e non si è mai innamorato davvero. Il giorno in cui improvvisamente entra nel bar una ragazza dagli occhi verdi, il viso spruzzato di lentiggini e l'aria sperduta di una turista straniera, Massimo non riesce a toglierle gli occhi di dosso... La ragazza con le lentiggini, che viene da Parigi, di nome fa Geneviève e di mestiere inventa cruciverba, tornerà presto da Massimo: perché ha un segreto che non può rivelare a nessuno, e che la lega proprio a quel luogo. Tra equivoci, baci e lunghe passeggiate romane, una commedia romantica lieve, divertente e tutta italiana, con una protagonista d'eccezione: la città più magica del mondo.
E' un periodo in cui mi sento particolarmente ben disposta verso le storie d'amore, ho bisogno di dolcezza e di sorridere, così ho creduto fosse il momento giusto per iniziare questa nuova avventura, un nuovissimo acquisto. E avevo ragione!
"Il primo caffè del mattino" è stata una piacevolissima scoperta, dolce e allo stesso tempo frizzante e divertente, scorrevole, da leggere tutto d'un fiato. O da bere in un sorso, se preferite. Non sorridevo tanto leggendo un libro da un bel po', e credo che i personaggi mi resteranno nel cuore a lungo.
 
Protagonista indiscussa del romanzo è Roma la sua bellezza artistica e monumentale. La città farà innamorare Massimo, trentenne proprietario di un bar trasteverino a Roma, con un'inaspettata passione per la storia dell'arte, e Geneviève, timida ragazza francese che scopre, alla morte di una parente che non aveva mai incontrato prima, di aver ereditato una casa nel cuore di Roma.
Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, che non sono mai banali e stereotipati: Massimo non è il barista trasteverino un po' bulletto e ignorante, magari anche cascamorto con le donne, come da stereotipo, anzi. E' un ragazzo colto e intelligente e con una spiccata sensibilità artistica. Il ragazzo ha dovuto rinunciare ai suoi studi umanistici dopo la morte del padre, per sostenere economicamente la sua famiglia e conservare l'attività di famiglia, quella che prima che sua era stata di suo padre e di suo nonno.
Il bar Tiberi è ormai il fulcro centrale della sua vita di scapolo: mai un giorno di chiusura in diciotto anni di lavoro, la sua routine mattutina inizia con l'apertura alle 5 e prosegue con le chiacchiere dei clienti, sempre gli stessi affezionati clienti da anni, la comedie humaine romana con le sue consuetudini: le loro insonnie, i loro problemi sul lavoro, le loro gioie, le loro battute, le loro risate, le loro ordinazioni che sono sempre le stesse.
La routine di Massimo e Dario, barista settantenne che Massimo considera allo stesso tempo come un padre, un fratello ed un amico, viene spezzata dalla morte della signora Maria, gentile vecchina conosciuta da tutto il quartiere, con cui Massimo aveva un forte legame.
Come se ciò non bastasse a sconvolgere la piatta routine del giovane, una ragazza francese irrompe nella sua quotidianità, sostenendo di aver ereditato la casa della signora Maria.
Geneviève è un personaggio a colori pastello, pacato, taciturno, riflessivo. E' ciò che si definisce una ragazza complicata, ma di quella complicatezza che affascina, che ha classe.
Al suo arrivo a Roma, la ragazza non parla una parola di italiano, e con i grandi occhioni verdi non fa che lanciare in giro occhiate spaventate, dopo qualche goffo tentativo di stringere amicizia da parte di Massimo. Gira sola per le strade di Roma, portando con sé il suo diario segreto e un termos da cui sorseggia tè alle rose.
Piano piano la donna inizierà a frequentare più spesso il bar Tiberi, a guardarsi intorno più spesso. La diffidenza nello sguardo si muterà in curiosità, Geneviève si immergerà poco a poco nella Roma nei romani, negli itinerari cari a chi ci è nato, nelle psicologie e nei modi di dire degli italiani.
E infine Massimo inizierà la timida Geneviève all'arte del caffè e delle sue mille sfumature: la poesia, l'aroma, il gusto, l'intensità del colore, apriranno alla giovane francese un mondo che fino a quel momento era inesplorato e abbatteranno le sue barriere, la spingeranno ad aprirsi e a rivelare, poco a poco, i suoi segreti,
E chissà che Roma e un caffè non bastino per innamorarsi.
 
“Io voglio soltanto bere con te il primo caffè del mattino, mi basta questo. Ma dev’essere ogni mattina, per il resto della nostra vita. Ti va?”
 
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Giorgia Blogger

domenica 1 febbraio 2015

Monthly Recap ~ Gennaio 2015


 
Buongiorno, lettori, e buon primo febbraio!
Com'è andato questo primo mese dell'anno? Avete letto tanti bei libri? Io, purtroppo, a differenza di come mi ero prefissata ho letto poco... Questa scuola mi distrugge!
Analizziamo insieme il mio Gennaio libroso :3
 
Cosa ho letto a gennaio?
 
 
Questo mese ho letto appena 4 libri! In realtà sarebbero 3 + 1 in lettura, quasi finito, quindi facciamo 4 u.u
Ho iniziato l'anno con un regalo di Natale dei miei genitori, Il Baco da Seta, travolgentissimo giallo di J.K. Rowling che ho divorato in tre o quattro giorni, nonostante le 700 pagine! Poi ho letto in un giorno solo Smith & Wesson che mi è sembrato carino e un po' contorto come tutti i libri di Baricco, ma sicuramente non è all'altezza di tanti altri, posso dire che mi ha leggermente delusa. Infine, mi sono immersa nelle avventure della Terra di Mezzo prima con Lo Hobbit e poi con La Compagnia dell'anello (Il Signore degli Anelli, #1) che devo ancora finire di leggere :3
 
Migliore lettura del mese di gennaio
 

 
I post del mese di gennaio
Recensioni: Il baco da seta Lo Hobbit

 
Qualche cifra dal Libro Incantato
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Libri comprati: 9
Libri letti: 4
Libri letti totali: 4
 
Adesso tocca a voi! Raccontatemi del vostro Gennaio libroso :3
Giorgia Blogger