domenica 29 giugno 2014

Rubrica: Leggere low-cost #4


Buon pomeriggio!

Sembra proprio che la nostra cara casa editrice Newton Compton, salvatrice di noi lettori in tempo di crisi, voglia viziarci questo mese: oltre alla seconda uscita della collana Newton Compton Live Deluxe il 10 luglio (ne parliamo qui), abbiamo la seconda uscita della collana Newton Compton Minimammut, i classici in copertina rigida a 3,90€ dal 3 luglio :)


Questo mese la casa editrice ci offre prevalentemente una serie di raccolte di poesie! Analizziamole insieme:


1) "Poesie" di F. Pessoa
2) "Tutte le poesie" di A. Rimbaud
3) "Antologia di Spoon River" di E. L. Masters
4) "Canti" di G. Leopardi
5) "A' livella e poesie d'amore" di Totò
6) "Poesie" di E. Dickinson
7) "Foglie d'erba" di W. Whitman
8) "I Fiori del Male e tutte le poesie" di C. Baudelaire
9) "Poesie" di F. Garcia Lorca
10) "Il Profeta e Il Giardino del Profeta" di K. Gibran

Fra questi, ho già letto soltanto la raccolta di poesie di Dickinson e alcune dall' "Antologia di Spoon River", e credo acquisterò la raccolta di Baudelaire e quella di Leopardi. 

Voi siete interessati a qualcuno dei titoli proposti? Scrivetemi!
Giorgia Blogger

Acquisti del mese di giugno 2014 :)


Ciao, lettori!
Il mese è quasi concluso e analizziamo oggi i miei acquisti di giugno. Questo mese ho acquistato ben 13 romanzi, come sempre si tratta soprattutto di libri usati, per far fronte alla lunga e calda estate che mi aspetta :)

1) "Corto viaggio sentimentale" di I. Svevo
2) "Ultime lettere di Jacopo Ortis" di U. Foscolo
3) "Madame Bovary" di Flaubert
4) "Un cuore così bianco" di J. Marìas
5) "Tenera è la notte" di F. S. Fitzgerald
6) "Racconti dell'età del jazz" di F. S. Fitzgerald



7) "Kitchen" di B. Yoshimoto (recensione qui!) 
8) "L'amore ai tempi del colera" di G. Garcìa Marquez
 9) "La linea d'ombra" di J. Conrad
10) "Zadig o il destino" di Voltaire

11) "Antologia di Spoon River" di E. L. Masters
12) "Il processo" di F. Kafka
13) "Il lupo della steppa" di H. Hesse









Tra i libri acquistati, alcuni mi sono stati consigliati per la scuola, ma non mi pesa perché leggo spesso e molto volentieri classici :) fra questi, vi sono autori che amo come Hesse (di cui ho già letto e recensito "Siddharta" qui) e Kafka. 
Mi spaventa leggermente la lettura di Flaubert ma la affronterò con ottimismo :) E, a proposito di ottimismo e di letteratura francese, ritorno di nuovo a Voltaire, di cui ho letto "Candido, o l'ottimismo" quest'inverno.
Spiccano nella prima foto due romanzi di Fitzgerald, autore che ho scoperto con "Il Grande Gatsby" circa un anno fa. Nella seconda invece vi è Banana Yoshimoto, un mio amore recente, e Marquez, un autore che ho scoperto un anno fa con "Cent'anni di solitudine".

Voi avete acquistato dei romanzi a giugno? Quali saranno le vostre letture estive? Scrivetemi!
Giorgia Blogger

sabato 28 giugno 2014

I 100 libri da leggere, secondo la BBC


Buonasera, lettori!
Questa sera vi propongo la lista dei 100 libri che ognuno di noi dovrebbe leggere almeno una volta nella vita, secondo la BBC.

"Secondo la BBC la maggior parte delle persone ha letto solo 6 dei 100 libri presenti nella lista che potete leggere qui sotto"

Scopriamo insieme quanti ne abbiamo letti noi! Segnerò con una V i romanzi che ho letto, con una X quelli che non ho mai concluso e con una Y quelli che ho in casa ma non ho ancora letto. Iniziamo subito, allora :)

V  1)Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen
Y 2) Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien
3) Il Profeta – Kahlil Gibran
V 4) Harry Potter – JK Rowling
V 5) Se questo è un uomo – Primo Levi
6) La Bibbia
V 7) Cime Tempestose – Emily Bronte 
V 8) 1984 – George Orwell
V 9) I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni
Y 10) La Divina Commedia – Dante Alighieri
Y 11) Piccole Donne – Louisa M Alcott
Y 12) Lessico Familiare – Natalia Ginzburg
13) Comma 22 – Joseph Heller
14) L’opera completa di Shakespeare
15) Il Giardino dei Finzi Contini – Giorgio Bassani
V 16) Lo Hobbit – JRR Tolkien
Y 17) Il Nome della Rosa – Umberto Eco
18) Il Gattopardo – Tommasi di Lampedusa
Y 19) Il Processo – Franz Kafka
V 20) Le Affinità Elettive – Goethe
21) Via col Vento – Margaret Mitchell
V 22) Il Grande Gatsby – F. Scott Fitzgerald
23) Bleak House – Charles Dickens
24) Guerra e Pace – Leo Tolstoy
25) Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adams
26) Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
Y 27) Delitto e Castigo – Fyodor Dostoyevsky
28) Odissea – Omero
V 29) Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
Y 30) L’insostenibile leggerezza dell’essere – Milan Kundera 
Y 31) Anna Karenina – Leo Tolstoj
V 32) David Copperfield – Charles Dickens
Y 33) Le Cronache di Narnia – CS Lewis
V 34) Emma – Jane Austen
V 35) Cuore – Edmondo de Amicis
Y 36) La Coscienza di Zeno – Italo Svevo
V 37) Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini
38) Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
V 39) Memorie di una Geisha – Arthur Golden
40) Winnie the Pooh – AA Milne
Y 41) La Fattoria degli Animali – George Orwell
42) Il Codice da Vinci – Dan Brown
V 43) Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez
V 44) Il Barone Rampante – Italo Calvino
45) Gli Indifferenti – Alberto Moravia
46) Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
Y 47) I Malavoglia – Giovanni Verga
Y 48) Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello
49) Il Signore delle Mosche – William Golding
50) Cristo si è fermato ad Eboli – Carlo Levi
V 51) Vita di Pi – Yann Martel
Y 52) Il Vecchio e il Mare – Ernest Hemingway
53) Don Chisciotte della Mancia – Cervantes
V 54) I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe
55) Le Avventure di Pinocchio – Collodi
56) L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon
V 57) Siddharta – Hermann Hesse
58) Il mondo nuovo – Aldous Huxley
V 59) Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
Y 60) L’Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
61) Uomini e topi – John Steinbeck
62) Lolita – Vladimir Nabokov
63) Il Commissario Maigret – George Simenon
V 64) Amabili resti – Alice Sebold
V 65) Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas
Y 66) Sulla Strada – Jack Kerouac
67) La luna e i Falò – Cesare Pavese
V 68) Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding
69) I figli della mezzanotte – Salman Rushdie
70) Moby Dick – Herman Melville
V 71) Oliver Twist – Charles Dickens
V 72) Dracula – Bram Stoker
73) Tre Uomini in Barca – Jerome K. Jerome
74) Notes From A Small Island – Bill Bryson
75) Ulisse – James Joyce
76) I Buddenbroock – Thomas Mann
V 77) Il buio oltre la siepe – Harper Lee
78) Germinale – Emile Zola
79) La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray
80) Possession – AS Byatt
V 81) A Christmas Carol – Charles Dickens
V 82) Il Ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde 
83) Il Colore Viola – Alice Walker
84) Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro 
V 85) Madame Bovary – Gustave Flaubert
86) A Fine Balance – Rohinton Mistry
87) Charlotte’s Web – EB White
Y 88) Il Rosso e il Nero – Stendhal
Y 89) Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle
90) The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
Y 91) Cuore di tenebra – Joseph Conrad
V 92) Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery
93) The Wasp Factory – Iain Banks 
94) Niente di nuovo sul fronte occidentale – Remarque
95) Un Uomo – Oriana Fallaci
V 96) Il Giovane Holden – Salinger
Y 97) I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas
Y 98) Amleto– William Shakespeare
Y 99) La fabbrica di cioccolato – Roald Dahl
Y 100) I Miserabili – Victor Hugo
Stando a questa classifica, ho letto 32 libri su 100, superando di gran lunga la statistica della BBC nonostante la mia giovane età, mentre ne ho in casa 26 su 100, anche se non li ho ancora letti. Spero di farlo al più presto, dunque aggiornerò spesso questa classifica
Nessun libro è stato lasciato in sospeso, è una cosa che non amo fare :)
 
E voi? Quanti ne avete letti, letti per metà o ne possedete? Scrivetemi!
Giorgia Blogger

lunedì 23 giugno 2014

Rubrica: Leggere low-cost #3


Buon pomeriggio! 

Oggi torniamo a parlare dei favolosi Newton Compton Live Deluxe, ancora in copertina rigida e al prezzo di 1,90€.


Per la seconda uscita della collana, troveremo in tutte le librerie dal 10 luglio questi nuovi 12 gioiellini:

1) "L'arte di ascoltare" di Plutarco
2) "Novella degli scacchi" di S. Zweig
3) "E' facile vivere a lungo se sai come farlo" di Seneca
4) "La leggenda del santo bevitore" di J. Roth
5) "L'arte di comandare" di N. Bonaparte
6) "L'arte di capire le donne" di A. Schopenauer
7) "Sandition" di J. Austen
8) "Il segno dei quattro" di A. Conan Doyle
9) "Ecce homo" di F. W. Nietzsche
10) "Poesie Zen"
11) "Sogno di una notte di mezza estate" di W. Shakespeare
12) "Tre saggi sulla sessualità" di S. Freud

Fra i titoli proposti, credo che questa volta comprerò soltanto "Sogno di una notte di mezza estate", che è nella mia wishlist da tempo, inoltre trovo che questa nuova edizione sia davvero graziosa.
Voi siete interessati a qualche titolo? Vi aspetto!


Giorgia Blogger

domenica 22 giugno 2014

Recensione: "Kitchen" di Banana Yoshimoto



Titolo: Kitchen
Autore: Banana Yoshimoto
Edizione: Universale Economica Feltrinelli
Prezzo: 7,00€
Trama: "Kitchen" è un romanzo sulla solitudine giovanile. Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, che riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. La grande trovata di Banana è che la famiglia si possa non solo scegliere, ma inventare. Così il padre del giovane amico della protagonista, Yuichi, può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità.


 
Ho più volte sentito parlare di questo libro, principalmente da amici amanti del Giappone e degli autori giapponesi e da mia cugina, che ha avuto più occasioni di leggere Banana Yoshimoto e mi ha spesso consigliato di leggere qualcosa di suo, cosa che, fino ad ora, ho sempre trascurato di fare.
Questo romanzo era quindi nella mia lista degli acquisti da un bel po', e trovarne una copia usata su una bancarella mentre mi recavo a scuola una settimana fa è stata una piacevolissima sorpresa.

Cosa mi aspettavo da questo romanzo?
Quando l'ho iniziato, mi aspettavo una lettura piacevole e scorrevole, sebbene non avessi un'idea precisa della trama. Cercavo un romanzo che catturasse la mia attenzione in poco tempo e che mi impegnasse per pochi giorni, prima di ritornare ai miei classici.
Il romanzo non ha assolutamente deluso le mie aspettative, semmai le ha superate.
 
"Kitchen" è un romanzo diviso in due parti, "Kitchen" e "Plenilunio", che raccontano gli avvenimenti successivi alla morte della nonna di Mikage, che si trasferisce, rimasta sola al mondo dopo la morte della sua unica parente vivente, a casa Tanabe, presso la stramba famiglia dell'apprendista fioraio da cui si serviva sua nonna, il giovane Yuichi. 
Mikage, sola e depressa, troverà il calore che le servirà per elaborare il lutto e l'affetto di una famiglia particolare, composta da un giovane serio taciturno e da una madre, Eriko - che si rivelerà essere un padre - bella da mozzare il fiato.

"Kitchen" è un moderno romanzo di formazione, in cui la protagonista ha una vera metamorfosi.
Mikage e Yuichi, troveranno soltanto l'uno nell'altro ed insieme la forza di superare i momenti tragici che hanno segnato le loro vite, giovani e già così sofferte, segnate dalla presenza opprimente della morte, che sembra non lasciar loro tregua.

Il breve racconto "Moonlight Shadow" -tesi di laurea dell'autrice- segue il romanzo. 
Anche in questo breve racconto il tema della morte è centrale: scritto in prima persona e dal punto di vista di Satsuki, il racconto immerge il lettore nelle riflessioni della ragazza, inconsolabile per la morte del giovane fidanzato Hitoshi, scomparso in un incidente.

Entrambi i racconti affrontano dunque un tema delicato e particolare, che ben di rado viene associato alla gioventù, se non per contrapposizione. 
I due racconti invece mostrano il rapporto che i giovani hanno con la morte delle persone care e con la morte stessa, e la forza e la spinta emotiva che riescono a trovare per elaborare il lutto e riuscire, in qualche modo, a riprendere una vita normale. 
Una forza che Mikage e Yuichi troveranno nel calore della famiglia e, principalmente, nell'amore  che scoprono di nutrire l'uno per l'altra e che Satsuki e Hiiragi - fratello minore di Hitoshi, che ha perso non solo suo fratello ma anche la sua ragazza nello stesso incidente - troveranno nel proseguimento delle consuetudini che avevano con i propri partner e nella reciproca amicizia.
Più che l'abisso e il declino della morte, sarei più propensa a dire che entrambi i racconti narrano della "risalita", con tutte le sue difficoltà e le sue sofferenze, qualche volta lenta e spietata, qualche volta gioiosa e fiduciosa, qualche volta inaspettata, il ritorno alla vita e l'accettazione di quest'ultima e dei suoi limiti, anche se la vita ci ha strappato una persona cara.
 
Mi sento di consigliare questo romanzo a chi cerca una lettura toccante ed impegnativa, ma scorrevole, e a tutti coloro che, per ragioni personali o per semplice curiosità, si sentono attratti dalla trama e dal tema trattato.

Sento che tornerò presto da Banana Yoshimoto.

"La separazione e la morte sono atroci: però un amore che non sembri l'ultimo della vita, per una donna, non è che un inutile passatempo."


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Giorgia Blogger

domenica 15 giugno 2014

Recensione: "La Meccanica del Cuore" di Mathias Malzieu


Buonasera!
Questa sera parliamo di una mia lettura di circa un anno fa, lettura della quale, nonostante il tempo trascorso e l'elevato numero di romanzi letti nel frattempo, conservo un vivido e piacevole ricordo.


Titolo: La Meccanica del Cuore
Autore: Mathias Malzieu
Edizione: Universale Economica Feltrinelli
Prezzo: 8,00

Trama: Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, una favola e un romanzo di formazione, in cui l'autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un'indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.

La prima volta che ho preso questo libro fra le mani, ero a casa di una mia cara amica e l'ho fatto essenzialmente perché la copertina mi ricordava terribilmente "La Sposa Cadavere", un film di animazione del mio regista preferito in assoluto, Tim Burton.
E' vero che un libro non va giudicato per la copertina, ma in questo caso è stata innanzitutto questa ad attrarmi, perché non avevo mai sentito parlare di questo romanzo, che era però piaciuto alla mia amica, che di solito è piuttosto critica su ciò che legge.
Dopo quel pomeriggio e la breve chiacchierata con Gaia a proposito del romanzo, l'ho comprato alla prima visita utile il libreria.
Ho iniziato a leggerlo ad agosto, e l'ho concluso in pochi giorni. "La Meccanica del Cuore" è una lettura tanto estiva quanto invernale, poco importa, un romanzo da leggere tutto di un fiato.
 
La storia del piccolo Jack, nato con una malformazione che lo costringe a vivere con un orologio a cucù trapiantato al posto del cuore, che si innamora con passione e dolore di Miss Acacia, una piccola cantante andalusa dagli occhiali rotondi, è commovente.

"La Meccanica del Cuore" è una delicata favola moderna sulla profondità e talvolta la pericolosità dell'amore giovanile, un amore tanto forte da mettere a repentaglio la vita del giovane protagonista, che rischia ogni volta di essere letteralmente trafitto dalla potenza di questo sentimento.
Il romanzo si configura come un moderno romanzo di formazione, in cui il protagonista è, alla fine, un uomo nuovo e diverso da quello dell'inizio della storia, un uomo che è stato cambiato dagli incontri- uno fra tutti, l'amicizia con l'estroso illusionista Georges Méliès, che lo accompagnerà nel suo viaggio alla ricerca di Miss Acacia- e dalle esperienze vissute.
 
A prescindere dalla storia d'amore, che risulta commovente, delicata e mai stucchevole, il romanzo offre molteplici spunti di riflessione, citandone alcuni l'amicizia, l'inganno e il tradimento.
 
Altro punto forte di questo romanzo è la scelta dei luoghi e delle scene rappresentate. 
Ho amato alla follia l'ambiente evanescente, fiabesco, surreale ed illusorio del mondo di Miss Acacia, cantante itinerante, e la scelta di alcuni dei luoghi di Edimburgo che vengono descritti e/o citati nel romanzo, primo fra tutti Arthur's Seat, perché ho con la capitale scozzese un forte legame affettivo.

Tuttavia devo ammettere che in alcuni punti la storia risulta vagamente dispersiva, anche se mai noiosa, e che alcuni spunti, alcuni anche importanti ai fini della storia, potevano esser trattati meglio o più approfonditamente, mentre altri, irrilevanti ai fini della trama, hanno reso il racconto a tratti dispersivo. 
Non dirò nulla a proposito del finale, lascio al lettore il gusto della scoperta. 

"Di cosa ho paura? Di te, o meglio, di me senza di te... Il nostro ultimo abbraccio è ancora tiepido, eppure ho già tanto freddo come se non ti avessi mai incontrata, il giorno più freddo del mondo. Vorrei tornare indietro nel tempo per deporre quel vecchio rottame del mio cuore fra le tue braccia."
 

Consigliato a chi ha voglia di una favola romantica e surreale.

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Giorgia Blogger

giovedì 12 giugno 2014

Recensione: "Dieci Piccoli Indiani" di Agatha Christie


Buongiorno e buon inizio d'estate a tutti! :)
Oggi vi parlerò di una lettura di qualche mese fa. Sebbene io non sia un'accanita lettrice di gialli, adoro quelli di Agatha Christie e oggi recensirò quello che è, a mio parere, uno dei suoi capolavori, e che mi è stato regalato per Natale da una mia carissima amica.
Ho amato tanto questo romanzo da regalarne una copia ad un'altra carissima amica, che lo ha apprezzato quanto me.


Titolo: Dieci Piccoli Indiani
Autore: Agatha Christie
Edizione: Oscar scrittori moderni Mondadori
Prezzo: 8,50€

Trama: Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island, senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì, su quell'isola che sorge dal mare, simile a una gigantesca testa, che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli. Ma hanno trovato una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto di ciascuna camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l'inizio di un interminabile incubo. Con "Dieci piccoli indiani", scritto nel 1939, Agatha Christie ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile.
 
In meno di 200 pagine Agatha Christie è stata in grado di sviluppare un giallo dalla trama originale e ben congegnata, con personaggi caratterizzati alla perfezione.
Ciò che fa di un giallo un buon - in questo caso, ottimo - giallo è il dubbio che si insinua nel lettore e che lo tiene col fiato sospeso dall'inizio alla fine del romanzo, quell'alone di mistero che e intrappola il lettore fra le pagine, impedendogli di staccarsi dal romanzo, la curiosità che lo costringe a leggerlo tutto di un fiato.
"Dieci Piccoli Indiani", stando a quanto ho scritto poco fa, si configura, senza ombra di dubbio, come un ottimo giallo: mai, in alcun punto della narrazione, questo romanzo è risultato noioso o prevedibile.
Il ritmo incalzante della narrazione spinge - o, meglio ancora, costringe - il lettore a proseguire la lettura fino alla conclusione del romanzo, che, come in ogni romanzo della Christie, risulta totalmente inaspettata.

In "Dieci Piccoli Indiani" non è Hercule Poirot o Miss Marple a investigare, come nella maggior parte dei romanzi della stessa autrice: il lettore conduce l'investigazione attraverso la lettura e scopre con i personaggi la verità.


Più volte durante la lettura ho azzardato ipotesi sull'identità dell'assassino, assassino che si diverte a convocare dieci sconosciuti in una casa, il misterioso U. N. O. con l'intento di tormentarli e costringerli a misurarsi ognuno con il proprio passato ingombrante, ipotesi senza dubbio incoraggiate dalla piega che la storia stava prendendo. 
E man mano la storia ha smontato una dopo l'altra le mie ipotesi. Ricordo che, ad un certo punto della narrazione, mi sono chiesta se la storia avesse davvero una possibile conclusione.

"Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar. Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar: uno cadde addormentato, solo otto ne restar. Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar. Sette poveri negretti legna andarono a spaccar: un di loro s'infranse a mezzo, e sei soli ne restar. I sei poveri negretti giocan con un alvear: da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar. Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar: un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar. Quattro poveri negretti salpan verso l'alto mar: uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar. I tre poveri negretti allo zoo vollero andar: uno l'orso ne abbrancò, e due soli ne restar. I due poveri negretti stanno al sole per un po', un si fuse come cera, e uno solo ne restò. Solo, il povero negretto, in un bosco se ne andò: a un pino s'impiccò, e nessuno ne restò."


Lettura consigliatissima :)
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Giorgia Blogger

venerdì 6 giugno 2014

Recensione: "Siddharta" di Hermann Hesse



Titolo: Siddharta
Autore: Hermann Hesse
Edizione: Piccola Biblioteca Adelphi
Prezzo: 10,00 €
Trama: Chi è Siddhartha? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddhartha, che ripete il «costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l’aveva visto centinaia di volte con venerazione».

Siddhartha è senz’altro l’opera di Hesse più universalmente nota. Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna. Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove.
 

Sono pienamente consapevole della responsabilità che, studentessa diciottenne, mi assumo a recensire un romanzo come "Siddharta", un romanzo complesso e denso di significati, il romanzo che ha dato voce e che continua a dar voce a generazioni intere.

Siddharta narra della ricerca che ognuno di noi deve, prima o poi, intraprendere, la lunga ricerca alla scoperta del proprio io, un romanzo di formazione nel più puro e genuino senso della parola.
Il tema dell'io e della sua ricerca è un tema particolarmente caro ai giovani ed è forse per la mia giovane età che ho deciso di intraprendere adesso questa lettura, una lettura tanto impegnativa quanto godibile.
Ciò nonostante, ritengo che questo sia uno di quei romanzi la cui voce suona diversa ogni volta che si decide di immergervisi nuovamente, come d'altronde accade ogni qualvolta si legge un buon classico. Letto a diciotto anni, questo romanzo mi ha comunicato alcune cose e ispirato riflessioni che forse non avrei avuto modo di fare altrimenti, ma sono sicura che se lo rileggessi fra cinque, dieci o quindici anni mi direbbe sempre cose nuove.

Siddharta, all'inizio del romanzo, un bambino assorto in mille riflessioni decisamente più grandi di lui sul senso della propria esistenza, in tenera età già votato all'ascetismo e alla meditazione con il fedele amico Govinda.
I due ragazzi intraprenderanno insieme un cammino che dovrebbe portarli, attraverso un lungo percorso di rinunce e sacrifici, alla felicità, intendendo con ciò la liberazione dell'anima dal corpo e dalle cose terrene.
Il protagonista scoprirà presto che il segreto della felicità, quella vera e duratura che tanto desidera, non è in alcuna dottrina, in alcun maestro, in alcuna rinuncia. Essa giace dove soltanto l'uomo che non fa alcuno sforzo per cercarla può trovarla. 
In disaccordo con l'amico, il giovane Siddharta intraprende un percorso che lo troverà mutato, cresciuto e maturato come non era accaduto in anni e anni di meditazione. 
Durante la sua lunga vita Siddharta farà la conoscenza della bella cortigiana Kamala, del mercante Kamaswami e del barcaiolo Vasudeva, personaggi che lasceranno, ognuno a suo modo, un segno indelebile nella formazione del ragazzo.
E alla fine di questo percorso, Siddharta si scoprirà felice.
"La saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può."
Lettura consigliatissima. :)
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Giorgia Blogger

Acquisti del mese di maggio 2014 :)


Ciao a tutti!
Questo mese, causa scuola, non ho avuto molto tempo per girare per librerie come di mio solito, ma alcuni libri, tutti usati tranne uno, mi hanno scovata e convinta a comprarli (notare bene: sono i libri a cercare e trovare un lettore, non accade mai il contrario!).
Questo mese si tratta di 5 romanzi




1) "America" di F. Kafka
2) "Volo di notte" di A. de Saint-Exupéry
3) "Bel ami" di G. de Maupassant
4) "Favole" di J. de La Fontaine
5) "Il Regno del Drago d'Oro" di I. Allende

Nel mese appena concluso ho comprato prevalentemente classici, che leggo ben volentieri. Fra quelli in foto ho già letto "Volo di notte", e spero di poterlo recensire presto :) 
Avete letto qualcuno dei romanzi che ho acquistato a maggio? Cosa avete letto e acquistato in questo mese? Vi aspetto!

Giorgia Blogger